Come funziona il MOSE

Il MOSE è un’opera ingegneristica che sta mostrando il suo grande valore nonostante i tempi lunghi di realizzazione, i dubbi sulla sua efficacia e le riflessioni sull’impatto ambientale.
Realizzato per proteggere Venezia dalle inondazioni, costituisce un esempio efficace di protezione per una città unica al mondo ed è motivo di vanto dell’ingegneria italiana, che in Italia ha sempre avuto un ruolo di primo piano, in diversi settori, anche grazie a proposte di formazione accademica in linea con le esigenze di mercato. Guardando infatti alle offerte degli atenei tradizionali e anche telematici, come Unicusano, ci si rende conto che la formazione della laurea in ingegneria meccanica è sempre in evidenza ed ha un potenziale di inserimento molto elevato, con enormi soddisfazioni personali ed economiche per i futuri professionisti.
Per comprendere bene il valore del progetto dal punto di vista della progettazione ingegneristica e della pratica, in questo articolo vedremo cos’è e come funziona il MOSE.

Il MOSE: cos’è

Il MOSE, acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico, è un sistema di protezione della laguna di Venezia composto da 4 dighe a scomparsa che si sollevano quando c’è il pericolo di inondazione della città, famosa anche per la sua acqua alta.
La progettazione del MOSE è stata avviata nel 1981 ma ha visto la luce solo nel 2020. Il ritardo è stato determinato da un’inchiesta per corruzione che ha portato all’arresto di 35 persone.
Il sistema si compone di 78 paratie mobili posate sul fondo del mare in corrispondenza delle tre bocche di porto che uniscono la Laguna veneta al Mar Adriatico. Se l’acqua oltrepassa il livello di guardia stabilito, il MOSE si attiva e le paratoie si sollevano a formare una barriera ed evitando che il mare compia la sua azione di ingresso in città. Con questo sistema si riesce a mantenere il livello delle acque a Venezia entro i 90 centimentri al di sopra del livello medio. Un’opera che sta risultando salvifica perché il numero degli eventi di superamento del livello di guardia negli ultimi anni è notevolmente cresciuto. La sua efficacia è stata già più volte attestata. Nel mese di novembre 2023 il Mose ha salvato Venezia da un’inondazione di 173 centimetri, scongiurando quasi una devastazione.

Come funziona il MOSE

Entriamo nel dettaglio del funzionamento del MOSE per dimostrare quanto sia importante la presenza di questo sistema di protezione per la città veneta.
Le 78 barriere sono state collocate nei tre punti di accesso della marea alla laguna:

  • 41 paratoie a Lido, che è la bozza di porto più grande e ha due canali a diverse profondità;
  • 19 paratoie a Malamocco;
  • 18 paratoie a Chioggia.

Quando sono alloggiate nei canali, le paratoie sono assolutamente invisibili e restano piene d’acqua. Nel momento in cui si presenta una situazione di alta marea, nelle paratoie viene immessa aria compressa per far uscire l’acqua. Lo svuotamento richiede 30 minuti. Le paratoie a questo punto con un movimento di rotazione intorno all’asse delle cerniere, si sollevano fino a emergere al di sopra dell’acqua e bloccare la marea che tenta di entrare in laguna. Passato il pericolo, con la marea calata, le paratoie si riempiono di nuovo d’acqua, rientrano nei loro alloggi e non interferiscono con il ricambio naturale tra acqua e laguna. L’operazione di riempimento dell’acqua richiede 15 minuti.